Masseria Frattasi viticoltori eroici di montagna in Montesarchio
Ai piedi del Magnum Taburnum cantato da Virgilio nell’Eneide e nelle Georgiche. La Masseria Frattasi è un edificio del Settecento, perfettamente conservato dai proprietari, la famiglia Clemente titolare dell’azienda.
RADICI STORIA E TRADIZIONE
Storia
Taburno deriva da Taurn, che in dialetto minoico significava montagna solcata da forre e canyon. Le popolazioni di Creta portarono la vite nella prima colonizzazione greca in queste terre, tremila anni fa. La famiglia Clemente ha dato inizio al rinascimento viticolo della zona. Ha fatto conoscere la falanghina, il vitigno a bacca bianca più antico d’Europa, in tutti mercati del mondo, dal Giappone alla Svezia, da Phoenix a Tokyo, da San Diego al Cairo.
TRA PASSATO PRESENTE E FUTURO
Opere
Le etichette dei vini hanno una ceramica sulla parte frontale. Sono opera di Giustiniani, il più famoso ceramista del Settecento, col classico giallo, verde e azzurro della tradizione napoletana. Giustiniani aveva una bottega a pochi chilometri dalla masseria, decorò la cappella palaziale del Seicento. Quando il terremoto distrusse la cappella abbiamo recuperato le riggiole, le mattonelle raffigurate sulle etichette e le abbiamo fatte rivivere non più sotto i piedi dei fedeli, ma davanti al loro palato.
NOTIZIE
“Dal 1779 diamo entusiasmo, lavoro e attenzione ai particolari”
Il Kapnios, aglianico igt beneventano 2018, premiato come “miglior vino rosso in assoluto” da Luca Maroni nell’annuario dei I Migliori Vini Italiani – Luca Maroni 2023.